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Climate change

CONNESSIONI PROSSIME – Speciale CLIMATE CHANGE

Webinar per vivere l’attualità con consapevolezza

in occasione del preCOP26 e COP26 giovani (Milano 28/09 – 02/10)

Due incontri in presenza presso l’Aula Magna dell’IIS BALBO di Casale Monferrato e a distanza su ZOOM.US e FB – pagina @amiantoasbesto.

28 settembre – ore 10:00/12:00

presentazione del PLAYGAME

“MISSIONE 2050”

breve viaggio nel futuro per contrastare, oggi, i cambiamenti climatici

incontro con Piero Pelizzaro

laureato in Economia, Chief Resilience Officer – Direttore della Direzione di Progetto ‘Città Resilienti’ presso Comune di Milano, consulente del Ministero dell’Ambiente e del Territorio per le Politiche di Adattamento Urbano ai Cambiamenti Climatici

19 ottobre – ore 10:00/12:00

incontro con

Enrico Ferrero

professore Associato di Fisica del Sistema Terra e del Mezzo Circumterrestre dell’Università del Piemonte Orientale, referente del tavolo sui cambiamenti climatici della Rete

delle Università per lo Sviluppo Sostenibile

Walter Ganapini

ambientalista, docente e ricercatore, membro onorario del Comitato Scientifico dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, membro del comitato scientifico della RE SOIL FOUNDATION, co-fondatore di Legambiente ed ex presidente Greenpeace Italia

CONNESSIONI PROSSIME ritorna con due appuntamenti conclusivi dedicati al tema dei cambiamenti climatici. Il ciclo di webinar nato nel 2020, in piena crisi pandemica, per portare a scuola personaggi del nostro presente e approfondire tematiche complesse, a partire dal COVID-19 chiude con il grande tema dei cambiamenti climatici, in vista del COP26 di Glasgow e degli appuntamenti preparatori previsti proprio a partire dal 28 settembre a Milano.

Per questa ragione si è scelto di invitare Piero Pelizzaro, il Chief Resilience Officer nella metropoli Milano e di parlare con lui dell’impatto dell’aumento di temperatura sulle città e dei sistemi di mitigazione e adattamento che è possibile mettere subito in atto. L’idea è quella di “tradurre” in maniera comprensibili a un pubblico generico e agli studenti il grande e cruciale appuntamento internazionale sui cambiamenti climatici promosso dalle Nazioni Unite. Cosa ci si può aspettare, come si deve chiedere ai decisori locali, nazionali e internazionali.

L’incontro si apre con la presentazione in anteprima del PLAYGAME MISSIONE 2050, promosso da Alla Scoperta del MATER-BI!, l’educational di NOVAMONT SPA, azienda leader mondiale nella produzione di bioplastiche biodegradabili e compostabili. La nostra è una precisa scelta di campo, perché crediamo che l’apprendimento, specialmente di temi complessi, passi anche attraverso la gamification. Il gioco, coinvolgendo gli utenti anche dal punto di vista emotivo, simulando la complessità della realtà, è infatti uno strumento particolarmente efficace per trasmettere informazioni e per spingerci a cambiare i nostri comportamenti rendendoli più sostenibili.

Completeranno gli incontri momenti di formazione di un gruppo selezionato di studenti sul tema del Climate Change e sul PLAY GAME MISSIONE 2050, per innescare in processo virtuoso di trasmissione della conoscenza attraverso la metodologia del “peer-to-peer” e un momento dedicato specificatamente alle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Connessioni prossime è un’iniziativa promossa dalla RETE SCUOLEINSIEME di Casale M.to, in collaborazione con della Città di Casale, di AFeVA, dell’Università del Piemonte Orientale, Legambiente, Friday for future.

Cura gli appuntamenti Ecofficina, realtà specializzata della creazione di prodotti educational e nella divulgazione scientifica e umanistica, che ha appena curato per COOP.fi, Legambiente nazionale e RE SOIL FOUNDATION l’immagine per una grande campagna di crowdfunding finalizzata alla bonifica di un’ex area industriale a Montopoli val d’Arno (PI) e alla successiva realizzazione del primo bosco biostenibile di Italia, su progetto del prof. Stefano Mancuso e della startup dell’Università di Firenze, PNAT.

Il PLAY GAME MISSIONE 2050

breve viaggio nel futuro per contrastare, oggi, i cambiamenti climatici

A bordo di una macchina del tempo, in compagnia di BIA e di GAIA, partiamo per un viaggio nel tempo, verso due anni cruciali per la sfida che abbiamo di fronte: il 2030 e il 2050. Ogni tappa propone giochi e informazioni. Ma attenzione: ogni errore fa salire il termometro nella capsula, portandoci a scoprire scenari che non vorremmo mai dover vivere realmente”.

Target: studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (estendibile agli studenti degli ultimi due anni della scuola primaria)

Il play game MISSIONE 2050 è stato presentato in anteprima nazionale a FESTAMBIENTE 2021, la festa nazionale di Legamebiente (Rispescia – Grosseto, 18/22 agosto) ed è ora disponibile nella versione per il web (http://allascopertadelmaterbi.it/_missione_2050/index.html). È un gioco che spinge a riflettere per agire, sul tema ambientale dei nostri tempi: il surriscaldamento globale provocato dall’uomo. A bordo di una capsula speciale, in compagnia di BIA e di GAIA, proponiamo ai visitatori un viaggio temporale, partendo dalla situazione attuale per approdare a due anni cruciali per la sfida che abbiamo di fronte: il 2030 e il 2050. Ogni tappa è ricca di giochi, quiz e informazioni sul Climate Change, da affrontare con la massima attenzione: i nostri errori (in questo caso virtuali) possono far salire il termometro del nostro pianeta, portandoci a scoprire scenari che non vorremmo mai dover vivere realmente!

Alla scoperta del MATER-BI, l’educational creato da NOVAMONT, offre una proposta ludica, didattica, informativa per tutte le età a scuole e famiglie, sul web e in presenza, in fiere ed eventi ambientali. Questo perché riteniamo che il gioco sia uno strumento di comunicazione e apprendimento particolarmente efficace e utile a trasmettere e semplificare temi complessi. Le proposte dell’educational sono anche un supporto a disposizione delle scuole, di ogni ordine e grado, per integrare l’offerta formativa: allascopertadelmaterbi.it è un esempio virtuoso di didattica digitale.

Chi è Piero Pelizzaro?

Piero Pelizzato, vicentino, è Chief Resilience Officer nella metropoli Milano, un incarico preso a modello dall’UE grazie al progetto internazionale denominato “100 Resilient cities – Pioneered by The Rockfeller Foundation (100RC)” per diffondere e sviluppare in tutto il mondo strategie urbane improntate alla resilienza.

Il lavoro di Pelizzaro si concentra soprattutto sui cambiamenti climatici e risponde direttamente al sindaco Beppe Sala che ha la delega all’ambiente, visto il tema cruciale che riveste per il futuro della città meneghina.

“L’impatto del cambiamento climatico causa anche morti, come per le ondate di caldo che d’estate investono periodicamente soprattutto le città. Il nostro obiettivo a Milano è ridurre la temperatura, abbiamo un progetto da tre milioni di alberi per tutta la città metropolitana e puntiamo a ridurre anche il consumo di suolo, con nuovi parchi e spazi verdi negli edifici, oltre a frutteti e orti urbani”.

“In particolare lavoriamo sull‘integrazione dei rischi climatici, portando all’interno della città una conoscenza di primo livello di ciò che sta accadendo. Perché, per pianificare una città rispetto agli impatti del clima, abbiamo bisogno di sapere quanto sono aumentate le temperature e qual è il trend delle precipitazioni in ambito urbano, ad esempio. Questo al fine di migliorare gli strumenti di supporto e assistenza alle categorie più vulnerabili, anziani e bambini ma anche alle donne single, che sono uno dei gruppi più presenti».

“A partire dal 1901 fino al 2017 la temperatura media nella città di Milano è aumentata di circa 2 gradi centigradi, più di quella globale, che si è fermata 1,2 °C di incremento. E si stima che da qui al 2050 potrebbe crescere di ulteriori 2 °C. Vuol dire che dal 1901 al 2050 si potrebbe registrare un aumento medio della temperatura urbana intorno ai 4 gradi centigradi.

Al tempo stesso abbiamo visto che il numero di notti tropicali, quelle in cui si dorme con una temperatura superiore ai 21 gradi, considerata come una soglia di comfort nel dormire, è cresciuto da 15 a 50 negli ultimi 50 anni.

Per una persona benestante, con un certo reddito, questo è un problema relativo, perché si può dotare di aria condizionata. Ma questo non vale naturalmente per una grande fascia della popolazione, che non ha la capacità economica per attingere a soluzioni come quelle dell’aria condizionata. Al di là del fatto che questa è una soluzione che favorisce il tuo benessere ma danneggia quello della collettività”.

“Questi elementi ci hanno portato a individuare delle soluzioni che cominciano in primis dal programma di forestazione urbana, ForestaMi, che ha l’obiettivo di piantumare 3 milioni di “alberi equivalenti” nella città metropolitana, e quindi anche nel comune di Milano, entro il 2030. Equivalenti nel senso che ci interessa di più come e dove piantumiamo queste piante, che il loro numero. Perché a noi interessa piantumare lungo le strade, nelle aiuole, laddove cioè si formano le isole di calore.

Le foreste, infatti, sono una soluzione, sono polmoni che aiutano ad assorbire gli inquinanti. Ma in ambito urbano può risultare molto più efficace piantumare 10 alberi in via Vittor Pisani (viale di accesso alla stazione centrale, circondato da palazzi, ndr) che 10mila al Parco Nord. Perché quei 10 alberi in via Vittor Pisani riducono la temperatura dello spazio pedonale, dei marciapiedi, proiettando l’ombreggiatura sulla superficie, e anche sugli edifici circostanti, così da migliorare la loro performance energetica. Il nostro obiettivo è arrivare a 3 milioni di alberi entro il 2030”

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