Lectio magistralis in occasione della premiazione del certamen in ricordo di Giovanni Reale: lo storico Alessandro Barbero racconta al BALBO la disfatta di Caporetto e riflette sulle conseguenze della Prima Guerra Mondiale.
Alessandro Barbero, docente all’Università del Piemonte Orientale, volto noto anche al pubblico televisivo e straordinario divulgatore della Grande Storia, sarà al BALBO (Aula Magna CASALEGNO, plesso BALBO-PALLI, piazza Castello) martedì 8 maggio 2018 alle ore 9:00 per presiedere il certamen in ricordo di Giovanni Reale e per raccontare, nel centenario della Grande Guerra, la disfatta più celebre della nostra storia nazionale: quella di Caporetto.
Alessandro Barbero, nel suo del libro dal titolo omonimo (Laterza, 2017), va la di là delle polemiche e delle facili attribuzioni di responsabilità per mettere in luce la complessità della guerra nel Novecento e le colpe, non solo dei generali, ma del “sistema Paese”.
Con grande saggezza riflette soprattutto sul paradosso della sconfitta (Caporetto) che stimolò una reazione corale del Paese e sulla vittoria (Vittorio Veneto) che fece gonfiare gli italiani di presunzione e li illuse d’essere diventati una grande potenza, senza rendersi conto che l’Impero Asburgico sconfitto fosse in piena dissoluzione.
In questo modo si nascose il problema che era emerso con Caporetto: quello di un Paese arretrato e contadino, con un esercito pieno di limiti, gravemente classista che non sapeva prendere decisioni autonome e rappresentava in modo evidente i limiti generali della nazione Italia.
In questo libro l’autore offre una ricostruzione delle battaglie e il racconto appassionato di un fatto che è una sorta di autobiografia della nazione.
All’incontro sarà ammesso, fino al raggiungimento dei posti disponibili, anche il pubblico esterno.
Alessandro Barbero è ordinario di Storia medievale presso la Facoltà di Lettere all’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e collabora con la RAI nei programmi di Piero Angela e ne “Il tempo e la storia” di Rai Tre. Collabora con diversi quotidiani e ha vinto premi prestigiosi come il “Premio Strega” e il “Premio Alessandro Manzoni”. I suoi libri sono tradotti in moltissime lingue, di recente anche il turco.
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