Le classi 2°A e 2°B del liceo Scientifico Balbo di Casale Monferrato, accompagnati dalle prof.sse Paola Barbesino e Maria Luisa Nebbia, si sono dirette il 29 aprile 2009 presso la Venaria Reale per visitare la magnifica Reggia e scoprire i misteri celati nella Mostra internazionale “Egitto. Tesori Sommersi” allestita all’ interno della Citroniera e della Scuderia Grande:imponenti spazi juvarriani (circa 5 mila mq.) utilizzati insieme per la prima volta. Il loro viaggio incomincia nella mostra. Un impianto strutturato secondo un criterio scenografico ambientale portentoso: dall’oscurità dove gigantesche statue regnano sovrane incontrastate in un ambiente che le rende uniche testimoni, fino alle ultime sale che avvolte in penombra espongono reperti più piccoli e manufatti di uso quotidiano. Nella mostra sono presenti anche sculture rappresentative (sempre in ambito mitologico ) che vengono sistemate secondo criteri scenografici messi in evidenza dai giochi di luce e da teche fatte di sottilissimi veli di tulle dando una sensazione di poca visibilità, stessa sensazione provata dall’archeologo durante la loro scoperta. Scenografia, luci, effetti sonori, con la firma di Laurie Anderson, sono utilizzati per ricostruire l’emozioni di un mondo sommerso: un’ esperienza culturale fra Scienza e Teatralità.
Con questi effetti Robert Wilson ha voluto ricostruire l’ambiente subacqueo da dove questi reperti provengono. La mostra internazionale espone circa 500 reperti archeologi provenienti da Alessandria d’Egitto e Heracleion e Canopo, antichissime città della zona del Delta del Nilo, che nei primi secoli dell’era cristiana sprofondarono sei metri sotto il livello del Mediterraneo. Attraverso un lungo e buio corridoio che ripropone le suggestioni delle profondità marine, si arriva nel cuore della mostra iniziando da una stanza totalmente luminosa, la “contemplation space” dedicata ad un solo, prezioso oggetto e al piacere della contemplazione. Seguono ambienti singolarmente allestiti: Sunken Forest (Foresta sommersa), Treasures Honeycomb (Alveare delle Meraviglie), Sphinx Box (Sfingi), Liquid Space (Trasparenze), Waves Power (Onde). La visita culmina, attraverso il lungo corridoio presentato come una scura galleria (Coral Tunnel), nell’ultima spettacolare stanza dedicata all’oggetto di maggiore mistero e sensualità: una statua femminile -dea o regina- che sembra sorgere dalle acque e che, con la perfezione e la bellezza della sua immagine, accompagna il visitatore verso l’uscita.
I reperti sono stati scoperti accidentalmente mentre si stava esplorando le acque d’Alessandria d’ Egitto per recuperare la nave di Napoleone affondata nei pressi del delta del Nilo. In molti casi le opere,oltre l’indiscussa bellezza e fascino, rappresentano testimonianze uniche della cultura egizia,come ad esempio un naos con l’iscrizione del calendario. Alcune scoperte hanno portato alla soluzione di misteri fino ad ora irrisolti: è il caso di Heracleion e Thonis, che si è attestato essere la denominazione in greco e in egizio della stessa città.
La mostra, in pieno tour mondiale, ha già fatto diverse tappe: prima Parigi ,Madrid, Berlino successivamente si dirigerà verso l’oriente alla volta di Yokohama in Giappone. Dopo quest’ultima tappa la mostra troverà unica dimora nella sua città natale Alessandria D’Egitto in un museo permanente della cultura Greca, Egizia,Romana.
Nicolas Siciliano II B
Visite (74)
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.