RICERCATORI IN CLASSE

La ricerca scientifica appare spesso come uno studio astratto, lontano dal paziente, lontana dai riflettori. In realtà è proprio grazie a questi studi silenziosi che il progresso scientifico e tecnologico avanza inesorabile.
Gli studenti delle classi quarte dei Licei Scientifico e Classico dell’Istituto Balbo di Casale Monferrato hanno avuto l'opportunità di entrare nel vivo del lavoro, ascoltando un formativo intervento tenuto dalla Dott.ssa Giulia Peduzzi, ricercatrice della Fondazione Veronesi. La giovane biologa ha incontrato gli studenti per condividere la sua esperienza nonché approfondire il tema della ricerca e nello specifico di ricerca in campo oncologico.
La Fondazione Veronesi dal 2003 si occupa di finanziare la ricerca scientifica sui tumori, educando e sensibilizzando sul tema della ricerca oncologica. Il suo fondatore, Umberto Veronesi, scienziato e chirurgo di fama mondiale, si è distinto per i suoi studi sul tumore mammario e per la sua visione innovativa della medicina, basata sul dialogo multidisciplinare e su una nuova percezione delle malattie oncologiche.
La dott.ssa Peduzzi ha poi condiviso con gli studenti cosa significhi essere un ricercatore, figura professionale fondamentale, mossa dalla continua curiosità e voglia di scoprire sempre qualcosa di nuovo; soffermandosi giustamente anche sulle sfide che questo lavoro comporta, dalla poca stabilità, all'impegno per le pubblicazioni scientifiche.
Il discorso si è poi spostato verso il tema della divulgazione scientifica, passaggio fondamentale nella ricerca scientifica. Infatti affinché il progresso continui imperterrito tutti i ricercatori sono tenuti a pubblicare le loro scoperte, permettendo non solo il confronto con l'altro ma anche mettere in luce il proprio campo di studio, così da approfondire continuamente la propria ricerca.
Dopo questa prima parte generale gli studenti hanno avuto l’opportunità di approfondire nello specifico il campo d'azione della dott.ssa Peduzzi; l'esperta supportata dalla Fondazione Veronesi sta lavorando in campo oncologico nello studio della tipologia più diffusa di cancro al pancreas, l'adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC), e le lesioni preneoplastiche sviluppate nei pazienti, nello specifico la neoplasia papillare mucinosa intraduttale (IPMN). La ricerca utilizza l'intelligenza artificiale (IA) spiegabile per predire la progressione di IPMN in PDAC. L'obiettivo principale di questo progetto è quindi sviluppare uno strumento predittivo che consenta di stratificare i pazienti affetti da IPMN in base alla loro probabilità di progressione verso un carcinoma invasivo.
Lo studio permetterebbe dunque di aiutare i medici nella diagnostica del tumore al pancreas, ad oggi una delle tipologie di cancro l’incidenza quasi uguale alla mortalità, a causa della sua natura asintomatica nelle prime fasi di sviluppo.
La preziosa condivisione dell’esperienza della Dott. Peduzzi accompagnata dal suo entusiasmo e dalla sua professionalità ha permesso ai ragazzi di capire veramente il significato del fare ricerca, ma soprattutto di cosa si può occupare nel concreto un ricercatore. Una figura che lavora in prima linea verso il continuo progresso, ma che, come ha tenuto a sottolineare la dottoressa, coltiva anche altre passioni ed interessi mosso da un’infinita curiosità.





