La Ricerca biomedica incontra il Liceo Biomedico

La lettura magistrale di apertura dei corsi del Liceo Biomedico Balbo per l’anno scolastico 2025-2026 è stata affidata a due giovani leve della ricerca: le Dr.sse Francesca Caprioglio e Sara Delfanti.
Perché parlare di ricerca biomedica agli studenti del liceo? Indubbiamente sui giornali e su tutti i mezzi di comunicazione si parla molto di ricerca biomedica e di ricerca sul cancro ma a volte le immagini ci scorrono veloci e non siamo in grado di fare mente locale alla reale vita del ricercatore, né tanto meno siamo consapevoli delle mille sfaccettature della ricerca biomedica. La ricerca biomedica sia essa di base o clinica richiede costante applicazione allo studio e grande impegno nell’applicazione delle conoscenze teoriche alla attività pratica. Gli studenti del Plesso liceale Balbo- Lanza hanno avuto modo di incontrare una ex allieva , Francesca Caprioglio che in qualità di dottoranda di Ricerca internazionale in Medicina Molecolare, Immunologia e Oncologia di base e applicate dell’IRCCS -Università Vita-Salute San Raffaele, Milano svolge attività di ricercatrice di base e Sara Delfanti, Oncologa dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria collaboratrice della Drssa Federica Grosso nella gestione dell’Ambulatorio dipartimentale dedicato ai mesoteliomi.
La Drssa Francesca Caprioglio ha presentato la sua ricerca su cellule, i macrofagi, deputate a distruggere le cellule neoplastiche: in particolare mira ad identificare il modo di ridurre la quantità di una antigene, CD47, presente sulla superficie delle cellule del mesotelioma che le protegge dalla distruzione e le conserva perennemente in vita dando loro la possibilità di moltiplicarsi. La sua attività scientifica è fatta di quotidiani sforzi per vincere questa guerra e permettere ai clinici di curare e quindi guarire i pazienti con mesotelioma. La dr.ssa Delfanti in qualità di clinica ha presentato i protocolli che si avvalgono di ricerche come quelle svolte dalla Drssa Caprioglio per mettere a punto terapie per ora in grado di prolungare la sopravvivenza di questi malati. Il lavoro quotidiano a contatto con questi pazienti è pieno di piccole vittorie e di grandi sconfitte ma la collaborazione dei clinici con i ricercatori di base induce alla speranza di un futuro migliore. In entrambi i casi la loro attività ha bisogno di essere sostenuta economicamente e per questo la Dr.ssa Delfanti ha presentato un network casalese, MET.I nato su iniziativa della Fondazione Buzzi, che porterà le migliori menti nazionali a ragionare sulle scelte migliori per i pazienti affetti da mesotelioma.
Le relazioni che sono state presentate dalle Dr.sse Caprioglio e Delfanti rappresentano uno stimolo a prendere in considerazione la ricerca biomedica come opportunità di crescita e di capacità relazionali .





