La Protezione Civile a scuola

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Che cosa accade in caso di emergenza, come durante un terremoto o un’alluvione? Come bisogna comportarsi per restare al sicuro? 

Ne ha parlato la Protezione Civile di Casale Monferrato, nel corso di alcuni incontri che coinvolgono le classi Terze e Quarte dei vari indirizzi liceali dell’Istituto Balbo. Venerdì 7 novembre hanno iniziato le classi Terze del Liceo delle Scienze Umane; lunedì 17 novembre al mattino è stata la volta delle Quarte Linguistico e, al pomeriggio, delle Quarte Scientifico; l’incontro conclusivo è previsto per venerdì 12 dicembre e coinvolgerà le classi Seconde del Classico.

Con l’aiuto di slide e fotografie, Alessandro, Davide, Elena e Caterina, volontari del nucleo casalese hanno illustrato alcuni aspetti dei loro lavoro: l’evacuazione di un’area dopo un’alluvione, l'allestimento di un campo, la somministrazione dei pasti, la messa in sicurezza degli edifici, la ricerca dei dispersi, l’estinzione di un incendio. Hanno spiegato, per esempio, che i volontari chiamati in un’area d’emergenza sono tenuti a montare tende finché tutti gli sfollati non hanno un riparo, ma che prima di montare le tende devono individuare un’area adatta, spianarla e predisporre gli impianti elettrici e idraulici e garantire una rete di comunicazione. Hanno raccontato che, al giorno d’oggi, il menù deve tener conto di tutte le alternative per allergie e intolleranze alimentari e delle diete etiche e religiose.

Hanno cercato, soprattutto, di far capire che quello della Protezione Civile è un lavoro di squadra, coordinato nei minimi dettagli a livello nazionale fino alle ramificazioni locali; e che ciascun volontario è ben accetto e può trovare un ruolo in base alle proprie competenze e predisposizioni personali, ma che è necessario essere preparati, altrimenti non solo si è inutili, ma si è d’intralcio. Per questo sono molto importanti i corsi di formazione, gli addestramenti e le esercitazioni costanti, i controlli periodici di equipaggiamento e attrezzature.

Gli interventi, però, non sono prerogativa esclusiva dei volontari: ciascun cittadino può svolgere un ruolo di protezione civile con gesti e comportamenti molto semplici, come lanciare un’allerta, segnalare un ostacolo in mezzo ad una strada o il focolaio di un incendio, o mettersi in sicurezza anziché gettarsi nel pericolo o restare in una zona pericolosa per curiosare o fotografare. «In situazioni d'emergenza» hanno spiegato «viene spontaneo agire d’istinto, ma si rischia così di mettere ancor più a repentaglio la vita propria e altrui, anche quella dei soccorritori. Bisognerebbe sempre ragionare e capire qual è la scelta più utile per tutti.»

Una delle parti più emozionanti della giornata, a detta delle classi, è stata la dimostrazione con i cani da soccorso, Trilly e Manny: «Abbiamo visto come riescono a individuare persone disperse grazie al loro incredibile fiuto e all’allenamento costante.»

 

I volontari hanno poi raccontato alcune esperienze personali, esperienze di entusiasmo, di tensione, di lavoro intenso, di sbagli, di commozione, di gratitudine, per far capire l’importanza del loro lavoro e il valore del volontariato.

Infine, hanno proposto alle classi un’esperienza formativa valida per i PCTO, spiegando come la Protezione Civile: una settimana estiva di campo e di addestramento, durante la quale gli studenti interessati potranno imparare a gestire le emergenze.

«È stata una giornata istruttiva e coinvolgente» commentano i ragazzi «che ci ha fatto capire quanto impegno, coraggio e spirito di squadra servano per proteggere la comunità. Ringraziamo dunque la Protezione Civile che con un entusiasmo trascinante svolge questi interventi nella nostra scuola.»

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