La Gina...

Entravi a scuola e lei era lì, in fondo al corridoio. Puntuale, efficiente, disponibile. Per tutti “la Gina”: colonna del Balbo e, soprattutto, del Liceo Scientifico. Generazioni di alunne e alunni, docenti in transito. Tutti passavano, lei restava. Sicuramente il nome più pronunciato nei nostri corridoi: “Dov'è la Gina?”, “Avete visto la Gina?”.

Uno scricciolo di donna che, all'occorrenza, sapeva trasformarsi in un implacabile sergente di ferro. Multitasking per natura: dalle fotocopie alle supplenze, pronta a metterti una mano sulla spalla nei momenti difficili, come a minacciarti (bonariamente) se osavi passare sul pavimento appena lavato.

E poi la maturità, un rito in cui la Gina dava, umanamente e professionalmente, il meglio di sé. Giorni prima dell’esame, la trovavi arrampicata sulla scala a pulire i vetri, seduta a timbrare tonnellate di fogli, affaccendata a sgomberare l’aula docenti e le classi. Tutto doveva essere a posto, tutto perfetto per il gran finale.

Ora è arrivato anche per lei il momento dei saluti. È tempo di godersi splendidi trekking con l’amato marito Vittorio e di coccolare le sue adorate nipotine. A una donna così piena di energia è difficile associare la parola “pensione”.

Proprio per questo, quello che colleghi e classi dello Scientifico sono riusciti a organizzarle in gran segreto in Aula Magna non è stato un semplice saluto. È stato un momento speciale: musica, brindisi, cori da stadio e, inevitabilmente, lacrime. La Colibrì Band le ha dedicato tre brani, tra cui “Rotolando verso Sud”, come buon auspicio per le vacanze, seguiti dagli interventi emozionati della dirigente e della prof Ariotti.

Impeccabile, come sempre, l’organizzazione dei e delle rappresentanti d’istituto, che le hanno donato una t-shirt già iconica, una felpa firmata da tutti gli alunni dello Scientifico e l’annuario dell’anno in corso.

Dopo trentaquattro anni insieme, è davvero il momento dei saluti.
Buona vita, Gina, e grazie di tutto!

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