Prestigioso successo per un ex studente del liceo classico Balbo e ora studente della Bocconi, Francesco Mauri, 21enne originario di Terruggia, che a Cordoba (Spagna) si è aggiudicato il riconoscimento di Best Oralist alla Moot in Comparative Public Law, dibattendo tra l’altro di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
Come funziona la Moot? Sono stati selezionati otto studenti e suddivisi in due team, che dovevano prepararsi a dibattere su un tema molto sensibile come quello del bilanciamento tra sicurezza e libertà di religione nel contesto delle nuove tecnologie di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti e alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, composte da veri giudici e professori universitari.
Francesco Mauri faceva parte del primo team, che ha affrontato i giudici statunitensi, mentre il secondo si è confrontato con la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Il premio di Best Oralist è un riconoscimento individuale che però è frutto del lavoro dell’intero team.
Come ha confermato lo stesso Mauri al quotidiano online della Bocconi “Via Sarfatti 25”: “Nel nostro caso è risultato fondamentale il lavoro di ricerca del team, perché se è vero che affrontare una discussione in inglese ci mette in partenza in una posizione di svantaggio, la cosa più complessa è stata ricostruire il ‘lessico’ giuridico americano, che utilizza una terminologia che non conoscevamo. Ci aspettavamo di dover rispondere alle domande della Corte, ma non a così tante: è stato un modo per conoscere i propri limiti e provare a spingersi oltre. Ma senza il supporto di tutta la squadra sarebbe stato impossibile”.
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