martedì 7 marzo 2023, alle ore 11:00, il Comandante della Compagnia di casale Monferrato, cap. Valerio AZZONE ha incontrato le classi del secondo anno di corso, per parlare dei rapporti tra adolescenti e Arma in materia di legalità



Come può comportarsi un adolescente se subisce atti di violenza? Valerio Azzone, capitano dallo scorso anno della Compagnia dei Carabinieri di Casale Monferrato, ne ha parlato alle classi Seconde dell’IIS Balbo martedì 7 marzo in un percorso di Educazione Civica, iniziato già da diversi anni, che prevede incontri con le istituzioni del territorio.
Romano d’origine, laureato in Giurisprudenza, prima di arrivare nel Monferrato, Azzone ha partecipato a missioni di Peace keeping in Kosovo e Palestina ed è stato responsabile del Nucleo operativo e del Radiomobile di San Donato Milanese, un’area con problematiche differenti rispetto al Casalese.
L’incontro con le classi si è incentrato soprattutto sull’analisi dei problemi cui un adolescente può incorrere per comportamenti non ponderati nei confronti di altri o di se stessi. Il senso di onnipotenza e la sottovalutazione dei propri atteggiamenti possono indurre i ragazzi a scegliere scorciatoie che spesso sfociano in una escalation di violenza capace di provocare danni irreparabili. Una vittima di bullismo, ad esempio, perde autostima e vive nella paura; talvolta, addirittura, per disperazione può scatenare una rabbia repressa arrivando persino ad uccidere.
Che fare, allora, in questi casi? «Parlare, non nascondere l’accaduto – consiglia Azzone – Fidarsi dei genitori, degli insegnanti, delle istituzioni. Bisogna essere consapevoli che lo Stato c’è, che la Legge si schiera dalla parte della ragione e garantisce i diritti di ogni cittadino onesto. Parlare non è fare la spia; l’omertà è l’atteggiamento da censurare, non la difesa dei propri diritti». Ma si devono mettere in conto anche i doveri, che comportano responsabilità nei confronti dell’altro.
«I carabinieri sono un’istituzione moderna, ben integrata con il territorio, a cui rivolgersi senza timore. Spesso è proprio il semplice cittadino, tramite il numero unico 112, che può far avviare l’indagine per colpire la situazione disonesta».













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