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“Il posto della guerra”

conferenza del prof. Parsi: presentazione del suo libro “Il posto della guerra” (Bompiani, 2022)

Non si è fermato nemmeno durante la pandemia il progetto Ce.St.In.Geo (Centro Studi Internazionali di Geopolitica, https://www.cestingeo.org) per la formazione di studenti e docenti: per far conoscere a fondo l’attualità più scottante, per orientare nel presente, per far comprendere i problemi fondamentali del mondo odierno, per far sviluppare coscienza critica, numerose sono state, infatti, le conferenze tenute online da esperti di livello internazionale sulle principali dinamiche geopolitiche contemporanee e sui fenomeni che stanno alterando in maniera profonda gli equilibri del sistema internazionale.

E da quest’anno gli incontri dedicati ai docenti si svolgeranno nuovamente in presenza, così come sarà in presenza la formazione riservata agli studenti.

Inoltre, nell’ambito del progetto un valore aggiunto è costituito da eventi preziosi e significativi come quello che è in programma per la prossima settimana: il 16 gennaio alle ore 10, nell’Aula Magna dell’Istituto Balbo, Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica di Milano, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “Il posto della guerra e il costo della libertà” (Bompiani, 2022), dialogherà con l’autore Maurizio Primo Carandini, Dirigente Scolastico e ideatore di Ce.St.In.Geo, per condividere con gli studenti riflessioni  sulla ricomparsa della guerra in Europa dopo decenni di pace, sul “posto” che essa occupa nella cultura europea contemporanea e sul costo della libertà che siamo disposti a pagare per riportare la pace. “Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella civile Europa, pilastro dell’ordine liberale? Se la pace è stata infranta proprio dove le condizioni per mantenerla erano le migliori possibili, che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola regola del mondo?”: questi e altri interrogativi emergono con forza dalle parole del prof. Parsi che lunedì prossimo guiderà gli studenti nel ponderare il valore delle democrazie sulla base del leitmotiv che “la difesa della propria libertà ha un costo, ma è il presupposto per perseguire ogni sogno”.

[dalla quarta di copertina] Dopo quasi ottant’anni la guerra è ricomparsa sul Vecchio Continente. L’aggressione scellerata che Vladimir Putin ha scatenato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l’Europa tornasse a essere ciò che per secoli era sempre stata fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale: ‘il posto della guerra’. Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella ‘civile Europa’? Nel luogo che ha rappresentato un pilastro di quell’ordine liberale che ha trasformato il sistema internazionale stringendo attorno a sé una famiglia di democrazie affratellate e tessendo una fitta trama di istituzioni e trattati garanti della cooperazione e della pace? Se la pace, dunque, è stata infranta proprio dove le condizioni per mantenerla erano le migliori possibili, che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola ‘regola del mondo’? La risposta a questa domanda passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla credibilità e dalla sopravvivenza di quell’ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l’invasione russa dell’Ucraina non è infatti solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, ma è anche un’esplicita aggressione all’Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda. Ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l’Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali. Perché se c’è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci ha insegnato è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della propria libertà ha un costo ma è il presupposto per perseguire ogni sogno, ogni speranza, ogni scopo, che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena morire. https://www.bompiani.it/catalogo/il-posto-della-guerra-9788830119116

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