Il progetto “The Size of Territory” è stato svolto da un gruppo di alunne della classe 1 BSCU del Liceo di Scienze Umane con l’obiettivo di illustrare e condividere alcuni aspetti fisici, storici e ambientali del proprio territorio. Il progetto ha avuto come fondatori la docente Derya MENEKŞE, Turchia, e la docente Laura Maria Autelitano , Italia. In seguito, si sono associate altre colleghe di scuole turche. Per le alunne è stata la prima esperienza in Etwinning e, nonostante l’inesperienza e il timore per la novità, sono riuscite a superare gli ostacoli e a contribuire allo svolgimento dell’attività.
L’utilizzo della tecnologia ha avuto un ruolo molto importante in questa attività, in quanto ha offerto un’alternativa efficace al modello di istruzione tradizionale, integrando in modo equilibrato il mondo reale con quello virtuale. Per ridurre le distanze geografiche e abbattere le barriere fisiche sono stati utilizzati oltre al computer, mail, video di presentazioni, anche vari tools. I web 2.0 tools, Canva, Logomaker, Mentimeter, Emaze,Padlet, Plotagon, hanno permesso alle alunne di scambiare idee e materiale. E’ stato interessante utilizzare Emaze, per le presentazione virtuale; Plotagon per dar voce, attraverso gli avatar, all’acrostico; Google Earth per la creazione di una gita virtuale nella città di Torino.
La tecnologia ha permesso di predisporre un ambiente di apprendimento cooperativo e un luogo di lavoro condiviso, che ha migliorato ed arricchito l’esperienza di apprendimento di tutti gli studenti coinvolti.
Le alunne hanno partecipato alla costruzione della conoscenza mettendosi in gioco e superando i limiti derivanti dalla paura del “non so fare”. Il progetto ha fornito un valido arricchimento culturale e concettuale. Con serietà e responsabilità hanno collaborato e hanno appreso facendo e mettendosi alla prova. E’ stato un modo per stimolare le dinamiche della classe, e nonostante non tutto il gruppo classe abbia partecipato, si è comunque avviato un processo di conoscenza di un nuovo modo di apprendere e si è dato inizio ad un processo di disseminazione per far “radicare la novità”.
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