Cosa succede oggi che i teatri sono chiusi e i lavoratori dello spettacolo in silenzio?
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Da Ombretta Zaglio – Teatro del Rimbalzo
DISTANTI…… MA VICINI – al Liceo di scienze economico sociali Lanza di Casale M.to DUE progetti teatrali
Ho passato mesi di buio a chiedermi che fare…io artista di teatro da quasi 40 anni: cosa posso fare oggi che tutta la comunicazione è distanza, io che ho bisogno di vedere e di sentire gli spettatori e i partecipanti . E …come spesso succede dalle difficolta’ nascono le soluzioni possibili, mi sono misurata,disperata, frustrata con le piattaforme digitali ma alla fine ci sono riuscita (forse)! posso raccontare anche cosi, attraverso la voce, gli oggetti, la mimica in primo piano, i miei strumenti di sempre, e ai luoghi di un tempo : case, teatri, strade si sono sostituiti i luoghi dell’oggi stanze virtuali, in cui si entra in silenzio in primo piano e attraverso quel viso dai un corpo all’assenza….se la connessione lo permette , non avrei mai pensato che la connessione fosse la condizione per realizzare l’incontro: chi c’è aldilà di quel viso? quali i rumori e gli odori di quella stanza che si intuisce la’ dietro ? e quando invece c’è il buio o un cerchio con una iniziale o un simbolo , chi c’è la’ ,? quale è il suo bisogno? ….Che significato ha un silenzio in risposta a una domanda ? Dentro , in me , un grido “siamo rimasti soli quaggiu?! Non un abbraccio ma parole scritte dai grandi poeti , mi salvano , padri generosi di un tempo che gia narravano di epidemie e solitudini e ingiustizie.
Immersa in questa fragilità,
ho promosso (e promesso) due progetti teatrali che realizzo all’istituto Lanza di casale monferrato un liceo che studia le scienze economiche sociali, li mi sono trovata a fare la prof ,teatri chiusi, vietato ogni tipo di assembramento e altro ancora. Quindi ,a scuola , con gratitudine, con il teatro che conosco (quello che fa “bene”).
Con le insegnanti di scienze motore abbiamo avviato un progetto sullo sport poiche’ anche l’educazione motoria e’ vietata. Attraverso la visione di un mio spettacolo Lo specchio di Olimpia riallestito per la DAD, ‘rivolto alle classi quinte, parliamo di sport …..
Lo spettacolo è il . frutto di un lavoro di ricerca : interviste a bambini e adulti sul significato dello sport, sulla storia e sugli atleti che si sono distinti prodotto con linguaggi multimediali (digitalstorytelling)
Lo specchio di Olimpia dopo aver incontrato pubblici di vario genere e teatri altrettanto variegati, approda per la prima volta in dad “facendo di necessità virtù ” un debutto e gli studenti sono i primi spettatori “a distanza” in questa stagione teatrale digitale .. cosa dicono ? (Per saperlo bisogna leggere il blog del Balbo…)
La storia che viviamo è l’altro progetto, scrittura creativa, lettura, racconto a partire da cio che viviamo , una sorta di “lettere dal fronte (covid )”per un lettore del domani dove scienza ed emozione si intrecciano alla ricerca di parole che raccontano le gioie i disagi i cambiamenti la natura per esorcizzare solitudine, rabbia, paura , depressione.
La scuola come fucina, laboratorio di idee, di vissuti in questi tempi cosi nuovi per noi e cosi fragili . Teatro e scuola come luoghi di resistenza – per prevenire e riparare i disagi dell’umano.
E fuori dalla scuola ? – mi offro per raccontare storie leggende fiabe on line. Cliccatemi! O per raggiungere cortili affacciandosi dai balconi (come per una serenata) . Attraverso me, un mondo di parole forgiate nel corso del tempo da umili contadini e da sapienti uomini di cultura scrittori poeti filosofi, di ieri e di oggi. Un bagaglio leggero per mettersi in viaggio su strade ferite.
un ringraziamento al Liceo Lanza Balbo e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria .
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