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Anche quest’anno il liceo scientifico Palli dell’istituto Balbo, ha ospitato la conferenza di rito in preparazione del concorso regionale “Diventiamo cittadini europei” indetto dalla Consulta Europea del Consiglio regionale del Piemonte.
Disponibile in Podcast! Anche quest’anno il liceo scientifico Palli dell’istituto Balbo, ha ospitato la conferenza di rito in preparazione del concorso regionale “Diventiamo cittadini europei” indetto dalla Consulta Europea del Consiglio regionale del Piemonte.La prof.ssa Maria Luisa Nebbia, promotrice dell’iniziativa presso il collegio docenti e coordinatrice del concorso, che coinvolge tutti gli indirizzi dell’Istituto Balbo, continua una tradizione che viene da lontano e che ha sempre visto gli alunni dei licei fra i vincitori del concorso stesso.
Lunedì 16 /11, ad illustrare i due temi proposti dal concorso è stato il prof. Corrado Malandrino,docente di storia dell’integrazione europea, Cattedra Jean Monnet dell’ Università del Piemonte orientale. Le tracce, molto attuali, riguardano: la prima i problemi finanziari, economici, sociali ed ambientali che investono la vita di miliardi di persone in tutto il mondo e che, per la loro portata, non possono essere risolti dagli Stati nazionali. Si chiede, al riguardo, quale ruolo dovrebbe svolgere l’Unione europea per la governabilità del mondo in questo periodo di crisi globale.
La seconda traccia, più specifica, chiede come l’UE, che è uno dei principali attori sulla scena mondiale, possa affrontare e risolvere i rischi e le sfide legate al riscaldamento globale, ai problemi dell’energia, nell’ambito di un modello di “sviluppo sostenibile”, per evitare la catastrofe.
Tracce stimolanti ma molto impegnative.
Riguardo al primo tema il prof. Malandrino, dopo un’analisi della crisi finanziaria che, a partire dagli USA, ha investito a cascata tutto il mondo, trasformandosi drammaticamente in crisi economica reale con progressiva perdita di posti di lavoro, ha individuato la necessità urgente di arrivare ad un governo europeo e mondiale, improntato alla trasparenza e alla democrazia, che intervenga sui meccanismi “rapaci” del libero mercato senza regole. Il WTO, il Fondo monetario internazionale, il NAFTA, l’ONU stessa, non hanno, per loro natura, capacità di decidere, non hanno fondi adeguati per intervenire e risolvere i problemi, infine sono per lo più auto referenziali.
C’è bisogno di governo del mondo, più che mai ora che c’è crisi, ma governo è la capacità di decidere, di imporsi, e questa manca a tutte le istituzioni internazionali. L’UE deve completare il suo corso per diventare un’entità politica rappresentativa di tutti gli Stati membri. Col Trattato di Lisbona, recentemente approvato anche dalla Repubblica Ceca,e dal 1° dicembre operativo, l’ UE fa un piccolo passo avanti con l’istituzione del Presidente del Consiglio in carica per due anni e mezzo, rinnovabili; quindi in grado di operare con una continuità utile ad affrontare e risolvere i problemi ( prima era a rotazione e durava sei mesi). Inoltre è previsto un “ministro degli esteri” Mister Pesc” ( politica estera e di sicurezza comune) che “parli con una voce sola” per quanto riguarda la politica internazionale. I limiti di queste due conquiste sono però la carenza di fondi e la incapacità sostanziale di farsi valere sugli egoismi miopi degli Stati nazionali. L’ UE manca ancora di una politica finanziaria comune equa e trasparente. Malandrino auspica, per risolvere la crisi, una federalizzazione dell’Europa e dell’ ONU.
Il secondo tema riguarda la drammatica sfida per la sopravvivenza del pianeta. Anche qui, gli organismi internazionali preposti a risolvere i problemi del riscaldamento globale, dell’ inquinamento che uccide, delle risorse energetiche tradizionali che scarseggiano, non hanno il potere di imporsi sugli Stati nazionali che affrontano, separatamente, e quindi in modo egoistico, i problemi dello sviluppo. Sviluppo che deve necessariamente essere “sostenibile” e che passa attraverso il risparmio energetico e l’ economia verde sulla quale occorrerà investire per scongiurare il peggio.
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