“La parola Classico” un tempo stava a indicare la ricchezza economica di 1250 assi; oggi siamo più ricchi, perché abbiamo un patrimonio di oltre 2500 anni, un patrimonio artistico che ci racconta forme di armonia e bellezza e ci provoca a nuove esperienze; un patrimonio linguistico e culturale: da quella ricchezza abbiamo ricavato le parole delle scienze e del diritto, da quella cultura il pensiero politico e democratico, le basi della matematica, il ragionare filosofico e i procedimenti della logica, ma anche gli esempi universali di libertà, umanità e accoglienza dell’altro, i miti che ci raccontano. Sono tutti questi valori che oggi ci permettono di trasformare il metro di distanza tra noi in opportunità.
Le capacità critiche e riflessive, il metodo di studio rigoroso e adatto alle discipline di indirizzo (Greco, Latino e Filosofia) rendono gli studenti del Classico idonei anche allo studio delle materie scientifiche (Matematica Scienze e Logica sono potenziate di un’ora nel triennio Liceale); i ragazzi del Classico sono versatili, allenati all’apprendimento delle lingue straniere: l’Inglese è insegnato nel quinquennio per tre ore settimanali – in quest’anno scolastico è stata introdotta, nel biennio ginnasiale l’ora di Francese o di Spagnolo; sono dunque competitivi nei percorsi di tutte le facoltà universitarie. L’attenzione ai valori della persona li rende sensibili alle tematiche contemporanee, propensi a cooperare in attività laboratoriali.