Conferenza “Un Po di poesia, fiumi, cultura e sviluppo del territorio“
Sabato 29 in Alessandria, nella sala del Broletto di Palatium Vetus, presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, ha avuto inizio un percorso tappe, legato ad un progetto articolato e molto impegnativo, che varie associazioni letterarie, tra cui anche la Provincia di Alessandria, hanno avviato per il 2023. Il contesto generale è la biennale di poesia fra le arti che proprio dalla nostra città parte per il suo itinerario con un titolo molto significativo: Un Po di poesia, fiumi, cultura e sviluppo del territorio. Affianco all’intervento della poesia e della filosofia di Remigio Bertolino, Fabio Pusterla, Alberto Bertoni ed Alessandro Petrosa, i temi dell’inquinamento dell’acqua trattati da Gianni Ravazzi, Giuseppe Zicari, biologo e professore di scienze naturali presso l’Istituto Balbo di Casale Monferrato e Giacomo Acerbi apicoltore e studioso delle api, hanno giocato un ruolo fondamentale nello svolgimento del convegno. Alla conferenza hanno preso parte anche due alunne del quinto anno del liceo linguistico dell’Istituto Superiore Balbo, Camilla Lombardi ed Elisa Rigo, che hanno contribuito all’iniziativa presentando i risultati della ricerca delle microplastiche in 30 pesci (8 specie del Mediterraneo): il 100% ha registrato microplastiche nel tubo digerente e l’80% nelle branchie. Questi dati ci hanno portato a riflettere su come le attività umane e, in particolare l’inquinamento, costituiscono un problema reale. Dobbiamo parlarne come una delle più importanti minacce ai nostri sistemi socio economici, dalle nostre città, alle nostre attività economiche. Non è il pianeta a rischio, ma il nostro benessere, affermano le due studentesse. “Finché non abbiamo visto con i nostri occhi la presenza di microplastica all’interno del tubo digerente, delle branchie e del fegato di uno sgombro dissezionato in laboratorio, non avevamo ancora concretizzato che il problema è vero, reale ed imminente”, testimoniano Camilla ed Elisa sorprese. Dunque sarà essenziale agire in fretta e in modo più efficace. La pressione degli studenti e dei loro movimenti organizzati in giro per il mondo costituiscono una importante novità. Ma serve di più. La consapevolezza sui problemi come il cambiamento climatico è anche un fenomeno culturale. Conoscere, studiare, definire le corrette priorità è essenziale. La pressione dal basso, degli elettori di oggi e di domani, è cruciale per spingere i governi ad agire.
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