Il noto linguista Luca Serianni, accademico della “Crusca” e dei “Lincei”, scomparso tragicamente il 22 luglio 2022, fu ospite affettuoso del “Balbo” nel febbraio del 2013 e mantenne un rapporto discreto negli anni successivi con alcuni docenti su temi di linguistica e didattica della scrittura. Il “Balbo” lo ricorda con l’intervento di quel giorno di dieci anni fa
Luca Serianni: “Italiano e Latino: due lingue a confronto”
Martedì 5 febbraio, preceduto dall’incontro con una classe ginnasiale, duplice incontro, per allievi e docenti, nell’ aula magna “Don Milani”, Plesso Lanza, con Luca Serianni, professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l’Università La Sapienza di Roma, già membro nel 2010 della commissione ministeriale incaricata della stesura delle Indicazioni nazionali per il riordino dei Licei, che ha illustrato il rapporto tra Italiano e Latino.
Attraverso esempi significativi è stata mostrata la permanenza del lessico e della semantica latina nella lingua italiana, dalle forme della tradizione colta e letteraria fino alle più vivaci varietà dialettali. A rendere ulteriormente composito il patrimonio lessicale dell’italiano il rilievo dei prestiti derivati da altre lingue, non solo romanze.
Lo studio del Latino, condotto anche attraverso un’indagine etimologica attenta all’evoluzione storica della lingua, non solo favorirebbe l’acquisizione di una più consapevole padronanza delle strutture linguistiche, ma consentirebbe l’approfondimento delle matrici di pensiero ad esse sottese. Ribadita l’esigenza di accordare centralità ai testi d’autore, anche attingendo al patrimonio della tarda latinità, da proporsi attraverso un’articolata rete di rimandi linguistici, letterari ed antropologici, per superare una riduttiva, quanto sterile, impostazione grammaticalista.
In linea con il paradigma operativo suggerito per l’insegnamento del Latino, le risposte e i chiarimenti forniti da Serianni ai quesiti rivoltigli dai docenti in relazione alla didattica dell’Italiano, anche in accordo con un’interpretazione più flessibile e realistica delle recenti Indicazioni ministeriali.
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