è andato in scena lo spettacolo coordinato dalla regista Maria Paola Casorelli venerdì 1° aprile 2022: cinque brevi pièce teatrali, scritte e recitate da studenti del Liceo Linguistico in inglese, francese, tedesco, spagnolo e cinese.
Ogni sceneggiatura rappresenta un omaggio al talento o al valore dimenticato di una donna del passato.
La rappresentazione avrà luogo nell’Aula Magna del “Balbo” (17:00).
Si provvederà a creare un video dello spettacolo (corredato di sottotitoli in lingua italiana per una migliore comprensione).
La platea degli spettatori è già al completo.
“Chapeau!”
“Tanto di cappello!” : un omaggio a Marie Curie, Clara Schumann, Judith – la sorella di Shakespeare ideata da Virginia Woolf – Mariana Pineda e Pan Yuliang, cinque donne dal talento eccezionale, costrette però a vivere in un mondo che limitava fortemente la libertà di espressione e le potenzialità femminili, ma che hanno cercato di opporsi al destino scritto per loro dagli uomini, padri, fratelli, figli, mariti o autorità.
E’ questo lo spirito dello spettacolo che andrà in scena venerdì 1 aprile, alle ore 17 nell’aula magna dell’istituto C. Balbo.
Al progetto teatrale, sperimentale e innovativo, lavorano da diversi mesi alcune classi del Liceo Linguistico sotto la direzione della regista Maria Paola Casorelli e delle loro insegnanti di lingue, le professoresse Marcella Rabitti (tedesco), Marta Sanna (spagnolo), Marina Martinotti (inglese), Maura Imarisio (francese), Silvia Torchio (cinese). Alunne e alunni del triennio daranno vita alle eroine grazie a cinque brevi sceneggiature, di circa 10-15 minuti l’una, che ricostruiscono l’ambiente storico, culturale e linguistico originale; cinque figure femminili appartenenti a culture diverse e a luoghi distanti fra loro, accomunate da un talento e una passione fuori dal comune e capaci di contribuire allo sviluppo della società, ma troppo presto dimenticate o a lungo ignorate, ugualmente frenate e ostacolate da una mentalità ottusa che si cerca ora di cambiare.
I copioni, che non esistevano, sono stati redatti dalle classi con l’aiuto delle insegnanti di lingua: dopo un meticoloso lavoro di ricerca storica e di riflessioni condivise sul tema, sono scaturiti testi in francese, inglese, tedesco, spagnolo e cinese, lingue parlate dalle protagoniste e oggetto di studio a scuola. Un lavoro, dunque, che ha permesso di coniugare un messaggio culturale importante con lo sviluppo delle competenze linguistiche e con l’approccio al mondo del teatro. Spicca, inoltre, il taglio quasi interamente al femminile del progetto: personaggi, regista, docenti, sceneggiatrici e attrici sono in maggioranza donne e ragazze, che si sono coordinate efficacemente in tutte le fasi creative, direttive e operative. Il contributo maschile degli attori aggiunge un significato particolare di sensibilità e collaborazione all’iniziativa.
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