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“Ore civiche”

ORE CIVICHE

noi cittadini, noi comunità

ciclo di 4 incontri

in memoria di Paolo Ferraris, cittadino esemplare

i primi due incontri saranno il 25 e 30 novembre 2021 – ore 10:00/12:00

Ritorna CONNESSIONI PROSSIME, il ciclo di webinar (oggi nella doppia formula in presenza/a distanza https://us02web.zoom.us/j/3055832413 ) per vivere l’attualità con consapevolezza.

Il tema del prossimo ciclo di 4 incontri (due sono da calendarizzare fra dicembre e gennaio) è quello dell’educazione alla cittadinanza attiva, che c’è tanto bisogno di imparare nel mondo della scuola, dei giovani, che da un punto di vista didattico sono chiamati a lavorare sulla educazione civica e da un punto di vista educativo sono chiamati a divenire nel tempo cittadini consapevoli e responsabili di sé e quindi della società in cui vivono e operano.

Citando una frase di Papa Francesco:

“Dobbiamo recuperare la vera natura del cittadino che è convocato per il bene comune. Dobbiamo promuovere una cittadinanza integrale: si è pienamente cittadini solo se ci sentiamo e agiamo come parte della comunità”.

Una frase di Papa Francesco che ci dice che il civismo attivo si sviluppa dall’imparare a essere cittadini nella propria comunità. Le azioni più utili e durature nascono proprio all’interno di questa cornice comune. Cornice capace di definire priorità e beni della collettività, ascoltando i bisogni dei suoi membri e traducendoli, in un quadro nazionale e internazionale, in scelte, politiche, idee al servizio di tutti.

I primi due incontri sono dedicati a due grandi temi ambientali del nostro tempo, i cambiamenti climatici e la risorsa non rinnovabile chiamata suolo. Due temi interconnessi sotto molti aspetti ed entrambi propri di ambiti decisionali non solo individuali, ma anche comunitari, a livello locale, nazionale, internazionale. Sono e saranno le nostre scelte e anche le politiche che si adotteranno in questi ambiti a definire il nostro futuro prossimo e quelle delle generazioni che verranno dopo di noi. Ed è proprio a scuola che si seminano i primi e forse i più importanti semi di questa necessaria consapevolezza civica per i beni comuni e la loro conservazione e gestione.

25 novembre 2021 – ore 10:00/12:00

(in streaming sulla pagina web @amiantoasbesto e degli altri enti promotori e in presenza presso l’aula magna dell’IIS LEARDI di Casale M.to – AL)

Roberto Mezzalama

laureato in scienze naturali, con un master in ingegneria ambientale, dopo dieci anni nel settore pubblico svolge da oltre vent’anni un ruolo apicale in una multinazionale di ingegneria ambientale. Collabora con l’Università di Harvard ed è membro del Consiglio di Amministrazione del Politecnico di Torino.

Roberto Mezzalama è autore per Einaudi del libro “Il clima che cambia l’Italia. Viaggio in un Paese sconvolto dall’emergenza climatica” (2021).

Tema del libro e dell’incontro:

Il riscaldamento climatico non è altrove: è già qui, in Italia, e sta cambiando il paesaggio, la terra, i fiumi, il mare, i distretti economici e i nostri prodotti.

Il libro raccoglie testimonianze dalla viva voce di chi già oggi è toccato nella sua attività quotidiana dalle trasformazioni in atto nel nostro Paese e di come reagisce. È la narrazione di agricoltori, pescatori, guide alpine, maestri di sci, albergatori, guardie forestali, insomma le persone che vedono una preoccupante accelerazione dei fenomeni che stanno cambiando i luoghi di cui si prendono cura, di che cosa avrebbero bisogno. Un moderno Grand Tour, insomma, che raccontando la grande bellezza del nostro Paese racconta anche come siamo vicini a perdere molte delle nostre peculiarità se non agiremo in fretta e con determinazione. Completano il libro due interviste dell’autore a personalità come Michelangelo Pistoletto e Carlo Petrini. Entrambi, da parte loro, intervengono su un tema così rilevante quale il riscaldamento climatico per l’Italia. Alla luce anche degli ultimi mesi di rilevante dibattito e mobilitazione in occasione della COP26 appena conclusa.

30 novembre 2021 – ore 10:00/12:00

(in streaming sulla pagina web @amiantoasbesto e degli altri enti promotori e in presenza presso l’aula magna dell’IIS BALBO di Casale M.to – AL)

Paolo Pileri

docente di pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano, è membro di gruppi di ricerca nazionali e internazionali e consulente scientifico di ministeri, enti pubblici, fondazioni e amministrazioni locali. Insegna alla Scuola di Architettura e alla Scuola di Ingegneria del Politecnico di Milano. Il suo ambito di ricerca: l’inclusione del tema del suolo (spesso ignorato) e delle questioni ambientali, ecologiche e paesaggistiche nella pianificazione territoriale e urbanistica.

Paolo Pileri è autore per Altreconomia dei libri “Che cosa c’è sotto – il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo” (2016) e del libro “100 parole per salvare il suolo – piccolo dizionario urbanistico-italiano” (2018).

Tema dei libri e dell’incontro:

Il suolo è bello. È una risorsa viva, unica e non rinnovabile – per generare 2,5 centimetri di suolo “vivo” ci vogliono 500 anni – che ci sostiene, ci nutre, ci fa respirare. E che noi calpestiamo e distruggiamo: la minaccia più grave è il consumo di suolo – in Italia si consumano 8 mq di suolo fertile al secondo – creato da interessi rapaci e da piani urbanistici dissennati e frammentati tra migliaia di comuni. Il suolo è la fabbrica della vita, un incessante laboratorio. Per questo è un bene comune, “la più grande innovazione tecnologica naturale”, “l’unica risorsa che trasforma la morte in vita, la cacca in cibo… dove c’è suolo c’è vita”. Paolo Pileri lo racconta da una prospettiva scientifica ma anche urbanistica, politica ed economica. Ma questo libro è un esemplare progetto divulgativo, e insieme una lucida proposta politica: immagina un progetto culturale nuovo, un’idea di città, di paese e di cittadinanza. L’autore propone una vera e propria “pedagogia dei suoli”, che investa tutti, dalla scuola, dove “si entra bambini e si esce cittadini”, alla politica, ai responsabili della gestione del suolo. Il nostro paese – primo al mondo – ha inserito nella sua Costituzione (all’articolo 9) il paesaggio: i costituenti intuirono che era la registrazione vivente di una storia fatta di mille incroci, ibridazioni e stratificazioni. Facciamo nostra questa intuizione: il suolo non si salva da solo. Siamo noi che dobbiamo salvarlo.

Paolo Ferraris, cittadino esemplare

Paolo Ferraris è stato Consigliere Comunale, Assessore ai Lavori Pubblici, Vicesindaco del Comune di Casale Monferrato, Consigliere Regionale e Assessore al Bilancio e al Personale della Regione Piemonte dal 1990 al 1996, quando morì, a 49 anni, per un mesotelioma pleurico.

L’Associazione Paolo Ferraris si costituì pochi giorni dopo la sua prematura scomparsa per ricordarne la figura e l’opera di politico ed amministratore appassionato, competente ed impegnato per il futuro di Casale e del Monferrato.

Oggi, a 25 anni dalla morte, intende proporre agli studenti del territorio una riflessione sul tema a lui caro dell’essere cittadini consapevoli e partecipi.

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