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Consegna borse di studio

Si è svolta, con l’osservanza di un rigido protocollo Covid, venerdì 18 dicembre, alle ore 15.00, presso l’Aula Magna Casalegno dell’Istituto Superiore “Cesare Balbo”, la cerimonia di consegna delle Borse di Studio Fancelli, degli assegni per merito dei maturati con 100 e lode nella maturità 2020 e, infine, delle Borse in memoria del preside Gianni Abbate e dei docenti: Franca Durando, Daniela Robione, Daniela Negri, Rosa Limardi, Luigi Cravino.

Ultimo appuntamento quello con l’Assessore Luca Novelli, ex allievo del Balbo che ogni anno ricorda con una borsa di studio ad un’allieva meritevole delle Scienze Umane, il padre Maurizio Novelli prematuramente scomparso.

Questi gli allievi e le allieve premiate:

 

   Borse di Studio FANCELLI

MESK Hajar
PEREIRA NAIA GARCIA Alana Homaisa
JARAMILLO Anna Paola
BARRETTA Clelia
DEAMBROGIO Ilaria
FICHITIU Antonella
PICCALUGA sabrina
IMBREA Madalina
ISUFAJ Alessia
SCHIPOR Elena Ionela
ZHELYAZKOVA Yanislava Hristova
MECHKAROVA Antonia Velinova
ZAKRI SALMA
MELCHIORRE Arianna
MARCHIOTTI Chiara
DIONE GALAS Aminata
Borse Studio in Memoria MARAGNANI  

del Preside e dei Docenti

Giacomo           

SEVERIN IBRAIMI Alessia Ioana   
PISANU Giulia                
BONETTI Andrea              
FOTO Sabrina Antonia
ASCARI Francesca         
 

 

Borse di Studio NOVELLI

GUARNIERI

Alice
 

 

 

 

Borse di Studio 100e lode                                                      

 
GATTI                   

DEFRANCISCI

GIOVANNI

MICOL

NOSENZO FEDERICO
PAGLIANO VALERIO
DEL VECCHIO FEDERICA
DESIMONE EMMA
TROMBA MARTA
GIRINO SUSANNA
CANTA MARTA
CERESA FEDERICA MARIA
CELLINI ELISA
LAURIA JENNIFER FATIMA
TORIELLI CARLOTTA
DAGLIO BEATRICE
CHIAPPINO ENRICA

 

 

Al termine della cerimonia, in omaggio alla professoressa Bruna Fancelli e ai docenti del Balbo prematuramente scomparsi, Maria Paola Casorelli ha letto un breve e commovente testo composto per l’occasione dal vicepreside della scuola professor Roberto Scanzo.

Intermezzo musicale al pianoforte, con un applauditissimo brano di Ludovico Einaudi, da parte dell’allievo Antonio Raimondi che è stato ringraziato per l’allestimento del tour virtuale del Balbo-Lanza.

Dedicata, infine, a Gianni Abbate la poesia “Itaca” di Costantino Kavafis

Dopo il congedo degli alunni e i ringraziamenti non rituali agli Assessori Vito De Luca e Luca Novelli, oltre che agli insegnanti e al personale Ata della scuola che ha reso possibile in condizioni di sicurezza la cerimonia, la scopertura finale di una tavola fotografica “Ricordi di scuola”, all’entrata dell’Istituto, con foto di gruppo che ricordano momenti felici di vita scolastica e la visita ai laboratori della scuola recentemente rimodernati con il contributo del “Fondo Fancelli”.

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Care alunne, cari alunni,  care ex alunne e cari ex alunni dell’Istituto Superiore “Cesare Balbo”, è con vero piacere che mi corre l’obbligo di invitarvi

venerdì 18 dicembre 2020 alle ore 15:00

presso l’Aula Magna “Casalegno”

in via Galeotto del Carretto, 1

per la

consegna delle borse di studio

che la scuola tutti gli anni consegna in ricordo della benefattrice, la signora prof.ssa  Bruna Fancelli.

Bruna Fancelli, docente assai stimata di matematica per molti anni alla Scuola Media Hugues, mancata per un tragico incidente nell’aprile del 2016, ha lasciato un cospicuo fondo alla scuola per sostenere il percorso di studio delle alunne anche per il prosiego dell’esperienza universitaria.

Con le borse di studio l’Istituto, nell’occasione, scoprirà una fotografia (di fianco alla targa già posta lo scorso anno) in ricordo della stimatissima benefattrice nel settore dei laboratori che sono stati ampiamente rinnovati in tutte e due le sedi proprio con il sostegno di questa illuminata docente che, in prima battuta aveva lasciato anche tutto il suo fondo librario alla biblioteca scolastica del liceo.




Oggi, anche grazie a quel fondo, la biblioteca dispone di più di quindicimila volumi già catalogati e inseriti nel sistema bibliotecario nazionale ed è aperta tutti i giorni, mattina e pomeriggio sabato pomeriggio compreso per la consultazione e per il prestito librario.

I diplomati con 100 e lode, poi, riceveranno, oltre alla piccola borsa statale, anche una quota aggiuntiva tratta dal fondo Fancelli.

Quest’anno, oltre alle allieve premiate per questa occasione, saranno ricordati con borse di studio alcuni insegnanti della scuola mancati negli ultimi anni; da ultimo, ma non ultima certamente come iniziativa, ci sarà la  tradizionale consegna da parte dell’assessore Luca Novelli di una borsa ad un allieva del Liceo delle Scienze umane in ricordo del padre.

Gli ingressi avverranno in modo contingentato con la ammissione prima delle allieve premiate con la borsa di studio “Fancelli”, poi quelli destinatari delle borse per i 100 e lode, quindi della borsa “Novelli” e, infine, i premiati con le borse in memoria del preside Gianni Abbate, dei professori Daniela Robione, Franca Durando, Daniela Negri, Valeria Limardi e Luigi Cravino.

Gli studenti che non potranno essere presenti sono invitati a mettersi in contatto (prima della data della cerimonia), con la scuola per la consegna degli assegni in tempi e con modalità diversi.

Insistiamo, comunque, perché possiate essere tra noi per un breve saluto e per una breve riflessione sull’essere insegnanti.

Vi aspettiamo !

“Dare immagine all’insegnamento è sempre stato una palestra d’ingegno: arbusti da far crescere, cera da modellare, bicchieri da riempire, fuochi da accendere, segni da lasciare, stelle da seguire, statue da liberare dal marmo, soldati da addestrare, teste da riempire, nebbie da diradare, prestazioni da misurare. Alunno da nutrire, occhi da curare (le pupille !), figli da allevare. Nel senso comune, poi, un insegnante si preoccupa di essere temuto, rispettato, ricordato; si interessa di perfezionare, di raffinare, di far vedere il meglio di sé (più che tirare fuori il meglio dell’alunno), di lavorare più sulla perfettibilità che sull’esprimere la potenzialità dell’alunno. Insegnare, questi cari colleghi che ricordiamo ora lo hanno capito bene, è un’azione biunivoca sempre, asimmetrica (si spera), disorientante (senza dubbio), filo rosso in mezzo alla cifra umana: un vero lavoro interdisciplinare; “formare è formarsi”: guardate la facciata del “magistrale”, come si chiama qui a Casale. Ogni alunno ha diritto a insegnanti che “ci credono” e che credono in loro, che si amino e li amino, che abbiano desiderio (etimologico) e che sappiano gestire la “crisi” (la scelta obbligata di ogni cambiamento): ogni azione educativa richiede di saper creare l’armonia tra ciò che c’era e ciò che si diventerà, una tensione continua all’equilibrio interiore, una poliedricità che si rispecchia nell’unità, come le sfaccettature di un diamante. In fondo è una cura, una preoccupazione costante. C’è una parola tedesca, Bildung, (riecheggia l’inglese to bild: mettere mattoni), curiosa perché ha mille composti con diverse preposizioni: è Umbildung (trasformazione: bellissimo !), Ausbildung (addestramento: tremendo, diffidatene !), Unbildung (mancanza di cultura: siatene immuni !), Nachbildung (imitazione: sempre dubbia…), Verbildung (deformazione: terribile !). Noi, invece, abbiamo il “formare”: è parola bella perché forma è bellezza (è hermosa), è figura, è schema, è idea, è immagine. E l’uomo è un mondo in formazione, nella dis-continuità. Non smetteremo mai di imparare, di formare, di formarci: invecchiando, impariamo ogni giorno cose nuove. Non ci sarà mai routine, perché ogni forma è in continuo cambiamento, provvisorio. Che cosa ci insegnano e ci ricordano, allora, in conclusione, questi testimoni ? Che siamo abitatori del nostro mondo formativo e visitatori del mondo formativo dell’altro. Che la conoscenza del mondo richiede la conoscenza di sé e che la coscienza di sé comporta la coscienza del mondo. Che insegnare è utopia: è un reinventare continuo mettendo qualcuno in un luogo dove non è mai stato e in un tempo che ancora non c’è. Forse Gianni, Franca, Valeria, Bruna, le due Daniele, Luigi si sono sentiti rispecchiati in questo: il loro ritratto, insomma”.

 

(R. Scanzo)

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