Sara Montiglio, 2A Classico, premiata al Concorso di poesia “Città di Gorizia”
Sara Montiglio con la poesia “14 Agosto“ Motivazione: Tutto il componimento vive su un dualismo fatto di distanze: dalle altezze dell’Universo alle profondità dell’animo, i confini dello spazio dove regnano i sentimenti di dilatano e sembrano accogliere, in alcuni passaggi, una serenità fin troppo ingenua. Che però è solo apparenza: la chiusa, infatti, ha il pregio di scompaginare sapientemente le carte e di spalancare davanti al lettore la vertigine del dubbio.
14 Agosto
Mi hanno detto di raccogliere una stella.
Che la mia anima sia
Luminosa in ogni angolo.
I tuoi occhi profondi
Mi fanno brillare immensamente
Di tenerezza
Fin nelle profondità di me.
Brilliamo
Fin sulla superficie
Del sole, fino alla punta delle nostre dita.
È un tocco che ti toglie il fiato. Una notte
Improvvisata, si è nascosto il sole
Dietro una tempesta di nuvole.
Si è accoccolato
Nelle nostre mani incerte
Nella luce di un sorriso.
Come si culla un sogno?
Le nostre braccia
Saranno per lui una teca di tenerezza e ricordi
E sguardi.
Le corde vocali tremule
Non sono mai state dolci abbastanza.
Mi hanno chiesto di raccogliere una stella.
Ho raccolto tutta la luce possibile
Per non perdere il più piccolo respiro.
Da qui sento la leggerezza del baratro
‘La leggerezza del baratro’…l’ossimoro con cui si chiude la lirica ’14 agosto’ di Sara Montiglio della 2A del liceo classico ‘Balbo’ riassume perfettamente la concezione dell’amore come tenerezza e mistero che pervade i versi. Un amore che fa ‘brillare’ l’anima, ‘stella’ da custodire, ‘che ti toglie il fiato’, che genera ‘una tempesta di nuvole’ è valso a Sara il 10 luglio il 2° premio della III edizione del concorso di poesia ‘Gorizia, città degli innamorati’.
Echi pascoliani, ungarettiani e montaliani nell’idea di amore della diciassettenne Sara, fatto di luci e ombre, dolcezza e smarrimento.
‘La possibilità di dare la propria interpretazione della poesia è stata un’esperienza decisamente emozionante’ commenta Sara, che ha tratto la lirica da un diario iniziato durante il periodo della pandemia.
‘Da autrice tendo a voler nascondere il più possibile le emozioni e i sentimenti all’interno di una lirica…ma riguardo al tema dell’amore nessun ermetismo o timidezza può servire a mascherare ciò che si prova.
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